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Diblasi Impermeabilizzazioni

La Diblasi srl è leader nel settore delle impermeabilizzazioni piscine. Le membrane sintetiche impermeabilizzanti in PVC hanno fatto il loro ingresso nel panorama dei sistemi impermeabili per piscine già negli anni ottanta.

Il liner per piscine diviene ben presto un assoluto protagonista del mercato, grazie alle sue elevate caratteristiche prestazionali di: impermeabilità, resistenza meccanica, morbidezza e flessibilità.

PERCHE’ IMPERMEABILIZZARE UNA PISCINA CON UN MANTO IN PVC ?

Come succede con molti altri argomenti tecnici che riguardano le piscine, così anche sul tema dei rivestimenti ogni costruttore difende le proprie scelte commerciali con tesi che pretendono di assumere valore assoluto. In realtà spesso questo valore assoluto non esiste e le teorie che vengono esposte hanno la stessa consistenza tecnica delle leggende. Per procedere alla demolizione di queste false credenze è però indispensabile fare un passo indietro e spiegare le possibili tipologie di rivestimento utilizzabili in piscina. Per comprendere ancora meglio le possibilità di rivestimento effettivamente applicabili in piscina è necessario fare una distinzione tra due classi fondamentali di vasca: la vasca prefabbricata e la vasca in cemento armato. Queste due tipologie costruttive sono fondamentalmente diverse tra loro per un motivo ben preciso: la vasca prefabbricata, in qualunque modalità sia costruita, non è in grado di trattenere l’acqua. La vasca in cemento armato è invece in grado di trattenere l’acqua anche senza rivestimento se viene realizzata in modo appropriato.

L’ottenimento di questo valore di permeabilità, però, presuppone che si verifichino alcune condizioni di fondamentale importanza nella realizzazione dei manufatti in cemento armato, quali il corretto rapporto tra acqua e cemento, il tempo di maturazione, la corretta esecuzione del getto, una cura maniacale nel non lasciare punti nei quali l’acqua possa passare, come ad esempio tra il fondo e le pareti. Particolari che non rivestono una importanza trascurabile, soprattutto ai nostri tempi, nei quali la fretta e l’incompetenza di molte imprese di costruzione improvvisatesi tali fanno sì che i pessimi risultati ottenuti non vengano attribuiti all’impresa ma al metodo di realizzazione di una piscina!

Un discorso a parte merita la tipologia delle vasche realizzate con “casseri a perdere”, cioè con metodologie di realizzazione della struttura diverse rispetto a quella tradizionale in cui si realizza una armatura con casseri che dopo la gettata vengono rimossi. Le possibili situazioni in questo settore possono essere molto diverse tra loro ed in questo caso è indispensabile ottenere una assicurazione precisa dal fornitore del prodotto su quanto il manufatto sia in grado di trattenere l’acqua.

Detto ciò, si può passare a descrivere la diverse tipologie di rivestimento possibile.

Tipologie di rivestimenti

Rivestimenti impermeabili e permeabili. I rivestimenti impermeabili sono costituiti dalla famiglia comunemente nota come telo in pvc. Si tratta di una membrana realizzata appunto in pvc (policloruro di vinile), materiale plastico ormai diffusissimo per gli utilizzi più svariati. Si è ormai stabilizzata la vendita di teli in pvc rinforzati, in alcuni casi definiti armati, costituiti da più strati (solitamente due o quattro) di pvc termosaldati tra loro con una rete in poliestere interposta al centro, in modo da rendere il rivestimento più resistente. Poi esistono i rivestimenti permeabili in ceramica, marmi, mosaico che necessitano che il supporto sia già impermeabile o che sia impermeabilizzato con prodotti compatibili.

Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione per la scelta di un rivestimento?

1. l’impermeabilizzazione

Questo aspetto è strettamente legato alla tipologia di realizzazione della vasca. Se quest’ultima è prefabbricata, cioè realizzata con pannelli metallici o con altre metodologie per le quali il costruttore non garantisce la tenuta, la scelta è obbligata e non ci sono alternative possibili al pvc. Se la vasca è correttamente realizzata in cemento armato è invece possibile scegliere qualunque altra tipologia di rivestimento.

2. la durabilità

Quanto può durare il rivestimento di una piscina? In primo luogo dipende da come la piscina stessa viene mantenuta da parte del proprietario/gestore. In linea generale si può affermare che un telo in pvc di ottima qualità ha una garanzia certificata di 10 anni, mentre un rivestimento ceramico può durare molto di più ma si deve mettere in conto l’eventualità che si renda necessaria la sostituzione di qualche piastrella nel corso degli anni. Eventualità che con il rivestimento in mosaico si verifica generalmente con maggiore frequenza. Per quanto riguarda le vernici e le malte speciali, invece, molto spesso si rendono necessari “ritocchi” e riprese piuttosto frequenti, anche ad ogni ripresa di stagione. Altro elemento da considerare è che un impermeabilizzazione in pvc resiste meglio ad eventuali movimenti strutturali che invece possono fare staccare le piastrelle.

3. la manutenzione

Per mantenere in buono stato qualunque tipologia di rivestimento è necessario prestare attenzione alle operazioni di manutenzione. è sempre buona norma non versare direttamente in vasca prodotti chimici o, se non ci sono alternative, è bene spargerli sull’intera superficie della vasca.
Una concentrazione elevata di cloro e/o di acido in un unico punto può infatti danneggiare irreparabilmente il telo in pvc poiché il cloro lo scolorisce, mentre l’acido corrode i materiali che contengono carbonati e quindi le fughe di piastrelle o mosaico, il marmo o le pietre naturali, le vernici e le malte.

PER QUALSIASI CONSIGLIO ED INFORMAZIONI SIAMO A DISPOSIZIONE.

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